A.G.M. Production

Quelli dell’A.G.M. in effetti non esprimono una realtà territoriale ma sono espressione di una dimensione per così dire generazionale.
Sono i giovani che si ritrovano (o si ritrovavano) sulla “piazzetta”.

Essi hanno presentato:
1993: “Il cinema”;
1994: “Cartoonia”;
1995: “La storia infinita”;
1996: “Asterix ed Obelix”;
1997: “Never enough (non è mai abbastanza)”;
1998: “Virtulandia”;
1999: “Hook Capitan Uncino”;
2000: “S’i’ fosse vento”;
2001: “Bat Lamier”;
2002: (nessun carro ma presenti con performance varie);
2003: (nessun carro ma presente con performance varie);
2004: “AGM presenta AGM (Il mondo della banana)”;
2005: “Grease”;
2006: “Guerre stellari”;
2007: “Il Far West nell’A.G.M.”;
2008: “Mostruosamente A.G.M.“;
2009: “Living in America”;
2010: “La profezia”;
2011: “AGM in Wonterland”;
2012: “Wacki Races”;
2013: “A.G.M. 20°”;
2014: “Oktoberfest in marz…das bier im Blut”;
2015: “Welcome to the Jingle”;
2016: “Be Bo Palula The Fabulous 50’s”;
2017: “Nella terra di Erin”;
2018: “Gule Wamkulu, la grande danza”;
2019: “Era meglio quando c’erano gli squallor”;
2020: “Ad ognuno la propria follia”;
2021: “Il carnevale viene sospeso a causa della Pandemia da COVID 19”:
2022: “Il carnevale viene sospeso a causa della Pandemia da COVID 19”:
2023: “Il terzo animale“;
2024: “Inferno”;

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Guerre stellari

Prof. Felice Falco

AGM in Wonterland

Mostruosamente A.G.M.

Living in America

Inferno

Descrizione tema 𝙉𝙚𝙡 𝙢𝙚𝙯𝙯𝙤 𝙙𝙚𝙡 𝙘𝙖𝙢𝙢𝙞𝙣 𝙙𝙚𝙡 𝘾𝙖𝙧𝙣𝙚𝙫𝙖𝙡𝙚
ritroverete il carro della storica fusione.
La 𝘴𝘦𝘭𝘷𝘢 𝘰𝘴𝘤𝘶𝘳𝘢 sembra il posto ideale,
per questo accenno di depravazione.
𝘊𝘰𝘯 𝘯𝘰𝘪 𝘴𝘪 𝘷𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘚𝘢𝘷𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘰𝘭𝘦𝘯𝘵𝘦
𝘊𝘰𝘯 𝘯𝘰𝘪 𝘴𝘪 𝘷𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘵𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘱𝘰𝘳𝘦,
di chi si crede intelligente
perché la verità sarebbe un dolore.
𝘓𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘦 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘵𝘳𝘪𝘴𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘷𝘰𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘦,
l’Inferno nostro è così particolare
Che Caronte non aspetta che paghiate,
vi accompagna e vi lascia anche pescare.
Lussuriosi, golosi, eretici e ruffiani
da noi saranno coccolati a piene mani.
Avari, violenti, ladri e traditori
li manderemo altrove a ricevere gli “onori”.
Ricordate a scuola quel dettato:
“𝘈𝘮𝘰𝘳 𝘤𝘩’𝘢 𝘯𝘶𝘭𝘭𝘰 𝘢𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘮𝘢𝘳 𝘱𝘦𝘳𝘥𝘰𝘯𝘢”
Chi cazzo ne capiva il significato?
𝘊𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘶𝘣𝘣𝘪𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳 𝘯𝘰𝘯 𝘮𝘪 𝘢𝘣𝘣𝘢𝘯𝘥𝘰𝘯𝘢.
Termino col dirvi: Che Iddio vi aiuti A comprendere la nostra bella scienza
Perché “𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘰𝘴𝘵𝘦 𝘢 𝘷𝘪𝘷𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘣𝘳𝘶𝘵𝘪,
𝘮𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘳 𝘷𝘪𝘳𝘵𝘶𝘵𝘦 𝘦 𝘤𝘢𝘯𝘰𝘴𝘤𝘦𝘯𝘻𝘢”.
A

Grease

Cinema e musica ed in alternativa musica e cinema ecco un binomio che non può non associarsi a quello che è il mondo dei giovani con le loro speranze, i loro sogni ma soprattutto con la loro voglia di vivere. I giovani della piazzetta non potevano trovare un soggetto più idoneo a rappresentare la loro esuberanza, la loro voglia di divertirsi, li desiderio di rappresentare i loro sogni di quello che fu un classico e del cinema e della musica agli inizi degli anni ’70, cioè Grease, il musical che segnò un’epoca e che ancora oggi affascina per la sua atmosfera e la sua carica di emozioni.
Ma Grease rappresenta anche lo spunto per aprire una finestra sul passato, quello degli anni ‘6° quando li boom economico apriva i cuori alla speranza e risvegliava la voglia di vivere.
Ecco dunque sul carro li simbolo di quell’epoca la grande testa pettinata con la classica brillantina, anch’essa proveniente dall’America come tante altre cose che cambieranno le mode e lo stile di vita della gente: il Juke box, la macchine gli stivaletti, le moto ma soprattutto la musica ed in particolare il rock and roll. Oggi non si usa più la brillantina, il juke b o x non esistono più ma il rock and roll quello è ancora e sarà sempre di moda ed allora tutti insieme a ballare e a divertirsi in questo magnifico carnevale.

La profezia

Sostanzialmente un carro bugiardo, uno scherzo di carnevale dei giovani dell’A.G.M., un titolo che farebbe pensare alla “profezia” del 2012 quasi una realizzazione scaramantica, una sorta di esorcizzazione della paura della fine del mondo, ma che così non è.
L’insieme allegorico infatti non è realizzato con riferimento alla profezia del 2012, quella che annuncia catastrofi, terremoti, inondazioni da diluvio universale, mutamenti climatici, insomma scenari apocalittici, ma con riferimento, sic et simpliciter, alla civiltà Maya che si è imposta all’attenzione del mondo solo perché, secondo il calendario dei Maya, nel 2012 la quinta era cosmica terminerebbe con sconvolgimenti immani così come sono terminate le precedenti quattro. Il titolo “profezia”, dunque è solo un pretesto per celebrare la civiltà Maya fiorita nel centro-america tra il Messico e l’Honduras e che aveva raggiunto un livello di sviluppo nel campo delle scienze, dell’architettura, dell’astronomia etc. che ancora oggi stupisce e affascina.
Eccole dunque le figure attraverso le quali i giovani dell’A.G.M. ci presentano questa civiltà, personaggi raffigurati mentre celebrano una sorta di rito religioso: in apertura della costruzione tre guerrieri nei tipici costumi, appena dietro, due figure che rimandano ad una delle più antiche divinità del centro­america, il serpente piumato, una sorta di Prometeo cui la tradizione maya riconduce l’origine stessa della propria civiltà; nella parte finale il classico dio maya che si erge da un tempio a forma di piramide mentre i due volti che chiudono la parte finale del carro in entrambi i lati, dai tratti somatici ben definiti, rappresentano l’intero popolo maya al quale anche la nostra civiltà deve molto in termini di conoscenze e di conquiste tecnologhe.

A. G.M. 20°

Era il 1993 quando molti giovani che frequentavano la Piazzetta adiacente al Comune, irruppero nel carnevale savianese arricchendolo con l’entusiasmo proprio dello spirito giovanile e rinnovandolo anche nelle modalità di espressione e di rappresentazione.
“II cinema”, questo il titolo della loro costruzione allegorica che esprimeva l’incontenibile voglia di evadere dalla realtà sterile e appiattita del paese e volare alto con la fantasia. Sono passati venti anni e chiaramente quelli che allora erano i giovani della piazzetta oggi sono stimati professionisti e padri di famiglia.
Ma lo spirito goliardico e soprattutto il loro modo di guardare alla realtà non è cambiato. Eccoli oggi a festeggiare il loro ventesimo anniversario di presenza nel nostro carnevale con lo stesso entusiasmo della prima volta e con una realizzazione artistica che si fa apprezzare per la sua armonia e per la complessità del messaggio allegorico, come è sempre stato per tutte le costruzioni del passato. Lo stesso titolo sottolinea quella sorta di file rouge che unisce i tanti giovani del Comitato come tutte le realizzazioni del comitato stesso, semplicemente “AGM.
20°” come a dire che è la ventesima volta che esprimono il loro messaggio di gioia ma anche di speranza e di simpatia cor la loro partecipazione a testimonianza della loro voglia di divertirsi ma anche con consapevolezza che “semel in anno lice insanire”. Il cinema è sempre stato la fonte di ispirazione così anche per questa realizzazione essi, associando il loro ventesimo anno di partecipazione al ventesimo anniversario del primo film del regista Tim Burton, cui si sono sempre riferiti per realizzare le loro originali costruzioni allegoriche, propongono una costruzione con personaggi di tre film di questo regista: “Edward Mani di Forbice”, la figura che apre il carro, simbolo dell’emarginazione che soffre chi è menomato nella vita, “la fabbrica del cioccolato”, con il protagonista principale al centro del carro, e nella parte finale il fantasmino il personaggio principale del film “Il mistero di Sleepy Hollow, alieni e fantasmi'”. Naturalmente non c’è compleanno che non vede delle candeline da spegnere su una torta. Ed eccola ben presente sul carro la torta con la quale i nostri sempre giovani nello spirito, i mattacchioni dell’AGM festeggeranno insieme a tutti gli amici del nostro carnevale questo significativo compleanno.

Oktoberfest in marz… Das Bier im Blut

Un esplicito richiamo alla nostra festa carnevalesca quello che I sempre giovani dell’A.G.M. hanno assegnato alla loro costruzione allegorica: un “Oktoberfest in marz… Das Bier im Blut”; una trasposizione temporale della festa della birra ottobrina di marca germanica riproposta in chiave
carnevalesca, un modo per affermare la voglia di divertimento che inostri giovani, ci auguriamo, sapranno vivere nello spirito sano e goliardico proprio del nostro carnevale.

Welcome to the Jangle

L’origine di tutto. Ecco a voi tutti come dal mono-cromo e dal mono-tono si passa all polifonico ed all’arcobaleno, restando fedeli al trasporto convulsivo del ritmo.
Quando la natura influenza l’uomo, che copiandola e imitandola nei ritmi, nei suoni e nei colori.
Ne assume le caratteristiche intriseche e peculiari. L’istinto pulsante che giustamente incanalato si trasforma in musica , ballo, divertimento puro come solo la natura sa essere.
Guardate tutti gente, osservateci attentamente e capirete come dal ritmo tribale si passa alla samba, sua evoluzione naturale, coinvolgimento totale per grandi e piccini: Dagli amazzoni ai carioca

Be BoPalula The Fabulous 50's

La guerra, con l’esplosione di Hiroshima, lasciava il mondo sotto una coltre di grigiore, ma dopo appena un lustro le nuove generazioni, stanchi del buio, rivoluzionano il loro modo di apparire creandosi un nuovo mondo a colori, dagli eroi militari si passa ad idolatrare nuovi miti che incarnano alla perfezione le nuove tendenze.
I ragazzi si immedesimano in James Dean e nel mitico Elvis Presley.
Le ragazze giocano a fare le dive imitando la Lei per eccellenza Marilyn Monroe.
La musica, nel contempo passa dalle cupe sale agli spazi aperti ed aggreganti con l’avvento del twist e del rock and roll. Questo decennio crea, quindi, un nuovo concetto di LIBERTA’ che spinge il mondo in un vortice di innovazione e coraggio. Lo stesso spirito di libertà che ci ha guidato in questa decisione, sperando di spingere il nostro carnevale nello stesso vortice di coraggio ed innovazione.
CARNEVALE UNISCE NON DIVIDE

Nella terra di Erin

L’AGM e il Comitato al Vittoria continuano il loro felice “matrimonio” carnevalesco, dedicando il carro 2017 al tema dei miti nordici della Terra di Erin. I comitati sposano la cultura irlandese per metterne in risalto il fantastico mondo, fatto di fate e folletti, natura e magia, in un mondo (il nostro) che ha bisogno di leggerezza, di affrontare la realtà con gli occhi della fantasia. Che ad ambedue i comitati non è mai mancata e mai mancherà!

Gule Wamkulu, la grande danza

Dal corso principale al folla ormai esausta e sfiduciata gridò: É in fin di vita! Non ci sono speranze! É tutto inutile, il suo destino è già scritto. Fu solo allora che due Comitati, si resero conto che era arrivato, ormai, il momento di trovare la cura. Il moribondo Sisinella aveva bisogno di aiuto. Il suo corpo e più di ogni altra cosa la sua anima erano stati maltrattati dai vecchi signorotti della cittadina che lo avevano, per decenni, tenuto legato con le catene della mediocrità e della superficialità. Poteva la bambolina riprendersi con un classico medicinale? No. la soluzione era da cercarsi nel soprannaturale, il problema era così grave che solamente una forza sovrumana poteva resuscitare l’animo della maschera. Il vagabondaggio a bordo del trattore toccò vari punti del globo, dapprima giunsero negli Stati Uniti, ma la visita non fu cosi feconda, le star dall’aldilà corressero il tragitto alla volta delle isole britanniche. Li ad aiutarli c’era un folletto di nome Erin che dignitosamente brillo, indicò loro la strada della tradizione e solo allora capirono che l’Africa nera sarebbe stata la loro prossima e ultima meta. Ad attenderli, nel villaggio trovarono l’unico sciamano Chewa a conoscere l’antico rito segreto; il Gule Wamkulu (Unesco, ndr). Durante La grande Danza propiziata dai partecipanti, calano sul protagonista, inerte, i primi effetti del sortilegio. Stava guarendo, si alzò dal suo letto e in men che non si dica iniziò a ballare insieme a loro, nuovamente, come prima.

Era meglio quando c'erano gli Squallor

1 tema del carroAGM-La Vittoria di quest’anno è dedicato ad alcuni dei personaggi più importanti e significativi della musica italiana: Giancarlo Bigazzi, Alfredo Cerruti, Daniele Pace e Totò Savio. Grazie a loro abbiamo potuto ascoltare canzoni come “Gloria”, “‘O tiempo se ne va”, “Non amarmi”, “Ne Me Tirez Plus”, “E la Luna bussò”, “Sarà perché ti amo”, “Cornutone”, “Maledetta Primavera”, “Cuore matto”, “A chi lo do stasera”, “Bella stronza”, “Gli uomini non cambiano”, “‘O Ricuttaro ‘Nnammurato” e trasmissioni come “Indietro tutta”
e “Stasera mi butto”.
Abbiamo deciso di raccontarli con la parte più dirompente e dissacrante, provocatoria della loro produzione artistica. Una sfida al bigotto “buon costume” che vuole nascondersi dietro a cliché stereotipati e finti. Vogliamo togliervi la maschera proprio nel giorno di carnevale.

Ad ognuno la propria Follia

La nostra #quotidianità è scandita da lavoro, studio, impegni, scadenze. Doveri che marcano le nostre giornate e che spengono quella fiamma che è in ognuno di noi. Pensate al vostro ultimo #Carnevale. Pensate alle canzoni, ai balli, ai colori… pensate a quanto vi siete #divertiti. Ora fatevi questa domanda: Ero me stesso? “Semel in anno licet insanire”, che tradotta letteralmente vuol dire: Una volta all’anno è lecito impazzire. Citazione posta già in passato dall’artista Giacomo Savio, su una delle sue opere più celebri, dedicata al Carnevale di #Saviano.

Quest’anno rappresenteremo quella sensazione che involontariamente spinge ognuno di noi ad uscire da se stessi, quella sensazione che solo a Carnevale proviamo. Manovrati dal Dio del Carnevale che innalzatosi dalla quotidianità spinge ognuno di noi ad essere spensierato, leggero, #FOLLE – Il Comitato

Il terzo Animale

I Comitati AGM e Rione Capocaccia, insieme, presentano il tema carro
“IL TERZO ANIMALE, o la fusione confusa”, che ci descrivono con l’omonima poesia:

“AGM e Capocaccia fanno solo con-fusione /
con l’intento di donare ad ognuno un’emozione /
un’unione benedetta dalla scienza e dal pensiero /
senza averne mai coscienza, senza strada né sentiero /
Tras-fusione di concetti per cervelli di ogni età /
Per-fusione di intelletto, ma soltanto a chi ce l’ha /
Ef-fusioni negli abbracci, con amore e tanta gioia /
l’amicizia è un affetto che non viene mai a noia / Af-fusione di grandezza, lo stupore è garantito /
nell’incedere con grazia, lo spettacolo è servito /
Dif-fusione di bellezza, rara per il Carnevale /
secco a voi….il nostro…terzo animale.”