Rione Sena

Quello del rione Sena è l’ultimo comitato che ufficialmente si candida alla sfilata del carnevale savianese, ma la gente del rione si è sempre coinvolta nella manifestazione carnevalesca aggregandosi a vari comitati ed in particolare a quello di Punto Radio Saviano.
Al suo esordio, nel 1999, si è presentato con una costruzione artisticamente valida ispirata al mondo romano dal titolo “Antica Roma – Giulio Cesare”.

Sono seguiti nel
2001: “Il trionfo della Ferrari”;
2002: “Ade il dio degli inferi”;
2003: “Alvaro”;
2004, “L’incredibile Hulk”;
2005: “Spiderman”;
2006: “Il grande Wrestling”;
2007: “I fantastici quattro”;
2008: “Il mondo orientale”;
2009: “Pazianne pazianne so passate 10 anne”;
2010: “Ogni scarafone è bello a mamma soja”;
2011: “Gira la palla, gira la palla e come girano le…”;
2012: “L’Italia nell’alto medioevo”;
2013: “Il pulcino Pio”;
2014: “Pulcinella nella Terra dei Fuochi”;
2015: ”Un carro armato di allegria”;
2016: ”Yin e Yang invasione “Madein China”;
2017: ”Scambiamoci i ruoli”;
2018: “Andale!”;
2019: “A carnevale ogni festa vale… ”;
2020: “Il Carnevale”;
2021: “Il carnevale viene sospeso a causa della Pandemia da COVID 19”:
2022: “Il carnevale viene sospeso a causa della Pandemia da COVID 19”:
2023: “Mondo in allarme”;
2024: “L’era delle donne al potere”;

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Alvaro

Prof. Felice Falco

Il trionfo della Ferrari

Prof. Felice Falco

Il grande Wrestling

Prof. Felice Falco

Gira la palla, gira la palla e come girano le…

Pazianne pazianne so passate 10 anne

Il mondo orientale

L’era delle donne al potere

Quest’anno il Rione Sena, in occasione del Carnevale Savianese, presenta “ L’era delle donne al potere”. Il carro allegorico ha come obiettivo quello di sottolineare il carattere vincente del genere femminile.
Simbolo per eccellenza è la fenice, che viene rappresentata nella sua maestosità e nel suo splendore nell’atto della rinascita. L’araba fenice è universalmente conosciuta come segno di rinascita e cambiamento, della forza e della resistenza al tempo.
Proprio come le donne che, instancabilmente, nel corso della storia fino ad oggi hanno sempre fatto la differenza. In primo piano riconosciamo le due grandi figure femminili della politica europea; Angela Merkel e Giorgia Meloni, che rappresentano la scelta di una società che vuole le donne nei luoghi in cui si prendono decisioni importanti.

Spiderman

Anche quest’anno li Rione Sena ripropone il tema dell’eterna lotta tra il bene ed il male e che in ultima analisi riconduce a quella caratteristica propria dell’essere umano che, a seconda della prevalenza della sua componente materialistica o di quella spiritualistica o si pone come campione di azioni eroiche oppure come autore delle peggiori bestialità. ed è per questo motivo che l’uomo fin dalla sua comparsa sulla terra ha avuto bisogno di eroi, di quelle figure positive cui ispirare i propri comportamenti e alle quali affidare le proprie speranze. Nessun popolo può fare a meno degli eroi e meno ancora quelli che vivono situazioni politiche e sociali di insicurezza e pericolo. Ecco dunque li messaggio che li Rione Sena vuole lanciare con Spider-man questa figura metà uomo e metà animale alla quale è affidata la salvezza stessa dell’umanità dalla catastrofe nucleare minacciata dalla grande bomba che domina sul carro. E in un momento come quello attuale in cui qualcuno cerca di riproporre il nucleare come fonte di energia li messaggio assume uno spessore ancora più attuale.
Dagli eroi mitologici ad oggi, dunque nulla è cambiato in quella incessabile necessità dell’animo umano a inneggiare per le gesta valorose dell’eroe di turno. Nella circostanza li Rione Sena esalta l’azione di Spider-man come ha fatto lo scorso anno con “l’incredibile Hulk” ma l’augurio è che, a cominciare dalle piccole comunità come la nostra si possa fare a meno di questi eroi per fare giustizia delle ingiustizie.

Ogni scarafone è bello a mamma soja

Dopo i festeggiamenti del decennale il comitato del rione Sena volta pagina e ricorre alla satira politica per il carro del carnevale 201 O. Forse il titolo non sintetizza in maniera puntuale il senso allegorico della magnifica costruzione realizzata con singolare maestria dall’ottimo Raffaele De Lucia su progetto di Francesca Merinio, ma gli elementi che lo compongono non lasciano spazio a dubbi o ipotesi diverse. Due infatti sono i “personaggi chiave dell’insieme allegorico: lo scorpione elemento allegorico per eccellenza, diventato per esigenze di titolo “scarafone” e il “burattinaio” che dalla parte finale del carro, servendosi appunto del morso soporifero dello scorpione e sua stessa personificazione, domina muovendolo secondo la sua volontà uomini e cose. Un insieme concettuale come si vede che rappresenta in una sintesi perfetta la politica italiana espressa tanto dagli uomini di governo quanto da quelli dell’opposizione legati allo scorpione-Berlusconi o attraverso le chele o le zampe o i pedipalpi, tutti quindi, sostenitori e contestatori, di destra e di sinistra in qualche modo a lui legati o le zampe o i pedipalpi, tutti quindi, sostenitori e contestatori, di destra e di sinistra in qualche modo a lui legati o soggetti, raggirati, ingannati, storditi dalla sua dialettica speciosa. In altre parole, un Berlusconi che tiene al guinzaglio lo scorpione, controfigura di se stesso, simboleggia la sua azione di governo che blandisce con proclami e promesse la classe politica da una parte, attacca e si difende dalle contestazioni dell’opposizione dall’altra, intanto addormenta le coscienze e annulla ogni capacità critica del popolo attraverso il controllo dell’informazione e attraverso le sue reti televisive con programmi privi di spessore culturale e di puro intrattenimento. Come se non bastasse il morso soporifero dello scorpione ecco le due sirene ammaliatrici a rendere ancora più esplicito il senso di vuotezza e disinganno della politica italiana attuale, fatta per lo più di promesse, di esteriorità e di apparenza e priva di sostanza. Sveglia cittadini, sembrano gridare gli amici del Rione Sena, divertitevi pure, oggi, ma da domani recuperate la capacità di pensare con la vostra testa e riappropriatevi del ruolo di cittadini consapevoli dei propri doveri e dei propri diritti.

Il pulcino Pio

Quello che è stato un tormentone canoro nell’estate, cioè la canzone “II Pulcino Pio” diventa nella rivisitazione narrativa del Comitato del Rione Sena una storia dai connotati tipici di una favola uscita dalla fantasia di Esopo e come tale si carica di significati moraleggianti di grande spessore. Nella rivisitazione narrativa infatti il Pulcino Pio non viene travolto dal trattore ma è lui che realizza una sorta di rivalsa verso il fattore scaraventandolo fuori dal mezzo.
Ecco infatti gli elementi simbolici sistemati in maniera da esaltare il messaggio del Comitato. Al centro del carro in posizione dominante sul trattore, il simpatico Pulcino Pio circondato dagli animali che nelle fattorie di un tempo animavano l’aia vivacizzandola con i loro versi: la gallina, il gallo, il tacchino, il gatto, il cane.
Davanti al carro il fattore, l’essere umano privato delle sue prerogative di dominio. Il tutto avviene sotto gli occhi divertiti della fattoressa che, in virtù del rapporto quasi affettivo con gli animali della fattoria essendo colei che si cura del loro allevamento, guarda il tutto divertita.
Come non cogliere nell’insieme artistico del rione Sena gli elementi simbolici che mirano a sottolineare il grande bisogno di riaffermazione di certi valori come la semplicità dei costumi, l’onestà, la giustizia, l’uguaglianza etc. rispetto a quelli che stanno avvelenando la società umana come la prevaricazione, l’arbitrio, l’arroganza, la disonestà e cosi via dicendo. Nella rivisitazione del rione Sena il Pulcino Pio, con la sua reazione contro il fattore, assurge a simbolo di quella “Società civile” che tenta di ribellarsi ad una politica caratterizzata da corruzione e sete di potere e mira nel contempo a determinare una presa di coscienza del ruolo proprio di cittadini capaci di riappropriarsi dei propri diritti e di difendere la propria dignità.

Pulcinella nella Terra dei Fuochi

Costruzione allegorica di forte denuncia di una realtà drammatica come quella dell’inquinamento di tata parte del territorio campano, quello che era un tempo la “Campania felix”, da parte del Comitato del Rione Sena. La costruzione allegorica non vuole essere solo un grido di allarme, ma una forte ed esplicita sollecitazione a riparare il danno e ad operare per la salvaguardia dell’ambiente e della salute.

Difficile vivere la gioia del carnevale circondati d a rifiuti tossici. Pulcinella con la sua ironia ci cala in una realtà assurda: ballare in un contesto di morte e di costante pericolo per la salute e la vita.

Un carro armato di… ALLEGRIA!

Il rione Sena in occasione del carnevale 2015 presenta “ Un carro armato di…allegria”. Il carro allegorico, in un momento di crisi e di lotte, dove tutto ci allontana dalla serenità intende portare un’ondata di allegria.
Infatti a primo impatto si può notare il simbolo per eccellenza della pace e dell’amore posto sul lato anteriore del carro armato proprio per simboleggiare il suo intento di “invadere” il popolo di armonia.
La particolarità dei soldati in prima fila armati di mitragliette, solitamente usate come armi da guerra, oggi sono pronte a “sparare” coriandoli per coinvolgere l’intero paese in questa festa.
A riempire la scena l’enorme carro armato dai mille colori per eliminare il grigiore in queste poche ore di festa.
A guidare il carro c’è il clown che con una linguaccia saluta e invita il popolo a sorridere. Nella parte posteriore del carro vi è la caserma della quale il carro armato esce per raggiungere, i suoi suoi enormi cingoli, il paese in festa.
Ai lati della caserma due soldati che presi dalla gioia dei festeggiamenti hanno lanciato una bomba verde situata al vertice del carro allegorico per un’esplosione di gioia e speranza.

Yin eYang invasione "Made in China"

Quest’anno il Rione Sena partecipa alla sfilata del Carnevale Savianese con il carro allegorico dal titolo “Yin e Yang, invasione Made in China”. Una tematica attuale che riprende la realtà del nostra Paese e in particolare della zona vesuviana.
In primo piano tre draghi, due più piccoli e l’altro più grande. Il drago cinese, che ricopre un ruolo egemone nella mitologia cinese, è stato per lungo tempo un simbolo di buono auspicio, in contrasto con il Drago Occidentale che ha invece sempre avuto, anche prima della diffusione del Cristianesimo, dei connotati negativi. Questo perché il Drago Cinese è l’incarnazione del concetto di Yang, il Bene, Spirito-Fecondo, associato all’acqua ; Il drago è quindi la creatura portatrice di pioggia, nutrimento per le messi e gli armenti, e non il mostro distruttore sputa veleno o fuoco della tradizione occidentale. Proprio per questo non manca in secondo piano il conosciuto simbolo di “Yin e Yang” che ha origine dall’antica filosofia cinese e che si rifà al giorno che tramuta in notte, alla luce che diviene oscurità riprendendo dunque il concetto di bene e male. A seguire due giovani donne cinesi, simbolo della bellezza asiatica. Sullo sfondo due torri sulle quali girano e sventolano le famosissime lanterne cinesi, come a rappresentare un impero che ha messo le fondamenta in seguito alla loro “invasione”, un vero e proprio impero asiatico presente sul nostro territorio sempre pronto a concorrere con il famoso e ormai dimenticato Made in Italy. In cima altre due donne cinesi, impegnate attivamente nella vita economica e protagoniste della vita commerciale affiancate da un fantasma in quanto la loro presenza nell’Occidente è completamente ignorata. I cinesi rappresentano oggi parte integrante della nostra popolazione, eppure nonostante la loro presenza pesi e si faccia sentire sono considerati ancora come “fantasmi”. Il carro è rivestito ai lati dalle fiamme e infine sul lato sinistro è rappresentato il sole, simbolo di luce e che la cultura cinese riconosce come il Grande Principio Maschile, il Massimo Yang, apprezzandone anche la personificazione resa come un occhio cosmico che vede tutto il suo dominio durante il giorno.

Scambiamoci i ruoli

Interessante ed originale appare la tematica del carro allegorico del Rione Sena, che si propone di immaginare il mondo al contrario; “Scambiamoci di ruolo” intende rappresentare in maniera ironica e provocatoria il capovolgimento della prospettiva uomo-animale.

Da sempre l’uomo ha speculato selvaggiamente e usato gli animali, vittime della società industriale, dedita al commercio e al guadagno.

Animali umiliati negli spettacoli circensi o scuoiati vivi o, peggio ancora, utilizzati come cavie per la sperimentazione scientifica, esposti ad ogni tipo di atrocità e sofferenza.

Andale!

Quest’anno il Rione Sena omaggia il Messico, colpito da un forte terremoto il 19 settembre 2017. Il sisma ha distrutto molte abitazioni, provocando numerosi decessi. Nonostante tutto, il popolo messicano ha reagito tenacemente, sin dalle prime operazioni di soccorso: solidarietà, aiuto per il prossimo e tanta forza d’animo. Questo il messaggio che il Rione vuole trasmettere: attraverso l’impegno, l’aiuto reciproco e la positività si possono superare tutti gli ostacoliche la vita, purtroppo, ci presenta quotidianamente. Una lezione di vita che il popolo messicano ha dato partendo dalle cose più semplici dell’esistenza umana: tendere la mano al prossimo e aiutarsi vicendevolmente. Sono questi i segreti che permettono di affrontare al meglio la dura esistenza, sia nelle cose più semplici chenelletragedie più drammatiche.

A carnevle ogni festa vale...

Quest’anno, in occasione del Carnevale, il Rione Sena attraversa il mondo ed amva fino m Brasile, rappresentando il Carnevale di Rio De Janero.
Partendo dal Carnevale più famoso si vuole ripercorrere la tradizione di una festa popolare, che con i suoi balli, le sue musiche, e i suoi colori accomuna il mondo intero.
Il carro allegorico del Rione Sena si presenta in tutta la sua maestosità, con una grande scalinata, tipica di un antica arena, pronta ad accogliere i suoi cittadini per il grande spettacolo. In cima, il pagliaccio, simbolo di divertimento e allegria, balla insieme al suo popolo, reggendo tra le mani le classiche ballerine brasiliane, icona di bellezza e solarità. È un gioco di colori e di movimenti, che sembrano trasportarti con la mente e con il corpo tra le sfilate più famose e variopinte del pianeta. Ma se con la mente e con la fantasia ci immaginiamo a ballare tra i carri colorati e con le attraenti ballerine delle migliori scuole di samba, il cuore ci tiene legati alle nostre tradizioni, al nostro Carnevale. Il Rione Sena omaggia con il suo carro allegorico il Carnevale di Rio, non dimenticando mai le proprie origini, che troviamo qui rappresentate attraverso il simbolo delle maschere, tipiche del Carnevale Savianese.

Il Carnevale

Il Carnevale è senza dubbio la festa più pazza e colorata che ci sia.
È una festa amata soprattutto dai bambini che ne amano i colori, le maschere e l’allegria. Ci permette di vivere per un giorno “liberi” di essere chi vogliamo, spogliandoci di ogni ruolo per dare libero sfogo alla nostra fantasia e immaginazione.
Ed è per questo che quest’anno il Rione Sena celebra col suo carro allegorico il senso più profondo di questa festa ormai largamente diffusa:
IL CARNEVALE, la regina delle feste che si trova rappresentata sullo sfondo del carro circondata da una miriade di colori e maschere, simboli per eccellenza della nostra amata festa. – Il Comitato

Mondo in allarme

“Mondo in allarme è il titolo che sintetizza la tematica del carro allegorico 2023, commissionato e realizzato dalla nuova e vecchia generazione del Rione Sena. Con questo nome, si vuole accendere una spia all’interno di tutti noi, riattivando la presa di coscienza che dovrebbe farci rendere conto che questo percorso intrapreso è di sola andata, che porterà la distruzione del nostro pianeta.
Unico colpevole: L’UOMO. Il personaggio principale è il Dottor Coscienza, il pupo posteriore che dovrebbe guarire il nostro pianeta dall’inquinamento, rappresentato nella parte inferiore al carro allegorico con un fondale marino pieno zeppo di rifiuti. Nella parte anteriore, invece, vengono rappresentate altre due emergenze, sempre legale al tema della sostenibilità ambientale: la deforestazione e il riscaldamento globale. L’unico rimedio, in grado di scongiurare una catastrofe ormai imminente, potrebbe essere la coscienza, una forte presa di coscienza da parte dell’uomo: ecco il ruolo fondamentale del Dottor Coscienza, l’unico in grado di salvare il nostro pianeta.”